Visioni
«Il treno dell’anima», la filosofia sonora di Enzo Avitabile
Incontri L’artista napoletano parla del nuovo album. Riletture e inediti: soul, jazz, rap e melodie da tammuriata. «Si tratta di un’antologia di incontri impossibili. Il mio futuro? Vorrei ritornare a suonare con i Bottari, con Pippo Delbono, e poi le ricerche sonore al conservatorio»
Enzo Avitabile – foto di Titti Fabozzi
Incontri L’artista napoletano parla del nuovo album. Riletture e inediti: soul, jazz, rap e melodie da tammuriata. «Si tratta di un’antologia di incontri impossibili. Il mio futuro? Vorrei ritornare a suonare con i Bottari, con Pippo Delbono, e poi le ricerche sonore al conservatorio»
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 18 settembre 2022
Da un quarto di secolo e più, un treno viaggia leggero, superando tutte le frontiere, imbarcando «ladri, santi, matti e gay», ospitando musicisti e migranti, parlando tante lingue diverse – l’esperanto, il griko, il fulani – con amici e rapper. «Volevo fare un omaggio a Soul Express, un pezzo scritto nel 1986 che ha marchiato tutta la mia carriera. Ho detto riviviamolo, riscriviamolo, io mi tengo la parte centrale, vediamo Rocco Hunt che ne pensa e Boomdabash se ha qualcosa da aggiungere ed è uscita questa versione, coi loro racconti e altri suoni. Posso dire che alla canzone originaria è...