Politica
Il Tribunale boccia il nuovo Pd. Orfini: misura sorpassata
Democrack ROMA Le carte bollate danno ragione al ricorso dei circoli, azzerata la riorganizzazione del commissario. Che non si preoccupa: "Nessun effetto concreto, avevamo già sanato le osservazioni del tribunale". Ma se non cambia nulla ora il rischio è l'annullamento del voto del prossimo congresso della Capitale
Il presidente Pd Matteo Orfini e l'ex segretario Matteo Renzi – Sintesi Visiva
Democrack ROMA Le carte bollate danno ragione al ricorso dei circoli, azzerata la riorganizzazione del commissario. Che non si preoccupa: "Nessun effetto concreto, avevamo già sanato le osservazioni del tribunale". Ma se non cambia nulla ora il rischio è l'annullamento del voto del prossimo congresso della Capitale
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 22 marzo 2017
Daniela PreziosiROMA
Ci sono voluti due anni ma alla fine l’hanno spuntata. In piena campagna per le primarie un gruppo di militanti e dirigenti Pd (alcuni ormai ex) si è visto dare ragione dal tribunale: la riorganizzazione lacrime e sangue del partito romano, imbracciata nel giugno 2015 come «un lanciafiamme» dall’allora commissario Matteo Orfini dopo la vicenda di Mafia Capitale, è «illegittima». Dunque da annullare. Ieri una sentenza della Terza sezione civile del Tribunale di Roma ha accolto il ricorso del «Comitato articolo 49». «L’organo esecutivo ha inteso disciplinare materie esulanti dall’ambito delle sue attribuzioni riservate invece alla competenza dell’organo assembleare», vi...