Internazionale

Il trionfo delle fake news e delle veline del Pentagono

Il trionfo delle fake news e delle veline del PentagonoI bombardamenti su Baghdad

Iraq La guerra diventava uno spettacolo che andava in onda sulle tv di tutto il mondo grazie alle veline americane. Doveva essere una guerra senza testimoni. Nella seconda guerra del Golfo, se possibile ancora più annunciata della prima, si è raggiunto il culmine della falsificazione: gli Stati uniti  arruolano i giornalisti

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 15 gennaio 2021
Il 16 gennaio 1991, era da poco passata l’una di notte in Italia quando un massiccio e devastante attacco lanciato con i missili Cruise dalle navi e dagli aerei da guerra americani, britannici, sauditi dava il via alla prima guerra del Golfo. Una guerra annunciata, dopo l’invasione irachena del Kuwait, con un ultimatum dell’Onu scaduto il 15 gennaio e sanzioni economiche senza precedenti. La guerra diventava uno spettacolo che andava in onda sulle tv di tutto il mondo grazie alle veline diffuse dal Pentagono. Doveva essere una guerra senza testimoni: i giornalisti erano stati evacuati dall’Iraq. A contrastare i piani...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi