Italia
Il triste dilemma della rivista anarchica
Storie Dopo quarantanove anni «A» potrebbe cessare le sue pubblicazioni, come disposto dallo storico fondatore Paolo Pinzi nel testamento. Ma il fratello è contrario e il gruppo spaccato
Storie Dopo quarantanove anni «A» potrebbe cessare le sue pubblicazioni, come disposto dallo storico fondatore Paolo Pinzi nel testamento. Ma il fratello è contrario e il gruppo spaccato
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 20 ottobre 2020
La notizia, in sé, è semplice, per quanto spiacevole: dopo quarantanove anni A Rivista Anarchica cessa le sue pubblicazioni. La prima testata d’Italia «in ordine alfabetico» non arriverà più ai suoi abbonati e ai suoi diffusori, lasciando un buco là dove ogni mese era possibile leggere una rassegna piuttosto esaustiva di spunti, temi e idee dal variegato mondo libertario. La storia è nota e tinta di leggenda: il mensile preferito da Fabrizio De André (che finanziava), Piazza Fontana, la «strage di Stato», la campagna per la liberazione di Pietro Valpreda, la convinzione intima che «non esistono poteri buoni» e che...