Visioni
«Il turco in Italia», Rossini gioca tra realtà e finzione
Lirica Il 22 febbraio del 2020, dopo ventitré anni di assenza, l'opera del maestro tornava alla Scala, ma faceva in tempo a debuttare e veniva messo in quarantena, come tutte le altre attività teatrali.
Erwin Schrott – foto di Brescia & Amisano/La Scala
Lirica Il 22 febbraio del 2020, dopo ventitré anni di assenza, l'opera del maestro tornava alla Scala, ma faceva in tempo a debuttare e veniva messo in quarantena, come tutte le altre attività teatrali.
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 15 ottobre 2021
Fabio VittoriniMILANO
Il 22 febbraio del 2020, dopo ventitré anni di assenza, Il turco in Italia di Gioachino Rossini tornava al Teatro alla Scala di Milano, ma faceva in tempo a debuttare e veniva messo in quarantena, come tutte le altre attività teatrali. Qualcuno registrò un cortocircuito surreale: Mattia Olivieri, che cantava nel Turco in Italia e in quegli stessi giorni provava a Firenze Lo sposo di tre, e marito di nessuna di Luigi Cherubini, in un’intervista ricordava alcune parole del libretto della seconda opera: «Vada in malore l’ipocondria / Che sempre offende la sanità». Prima di spaventarci e isolarci nelle nostre...