Cultura
Il valore di scambio dell’università
Meritocrazia Gli atenei italiani sono stati investiti da riforme e decreti finalizzati a rendere il sapere una merce pregiata, privilegiando le discipline scientifiche e trasformando la formazione in una fabbrica dell’obbedienza. Un’anticipazione dall’ultimo numero di «Aut Aut»
Frammento dell'installazione "Action" dell'artista JR – Reuters
Meritocrazia Gli atenei italiani sono stati investiti da riforme e decreti finalizzati a rendere il sapere una merce pregiata, privilegiando le discipline scientifiche e trasformando la formazione in una fabbrica dell’obbedienza. Un’anticipazione dall’ultimo numero di «Aut Aut»
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 21 dicembre 2013
Nel XIX secolo, in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Germania la ricerca e l’educazione tecnico-scientifica hanno iniziato lentamente a prevalere su quella umanistica. E tuttavia il modello humboldtiano – priorità delle discipline umanistiche rispetto a quelel scientifiche – sarebbe rimasto per molto tempo l’ideale globale di università. Ancora negli anni Sessanta del Novecento, un rapporto indipendente avrebbe stabilito come obiettivo del sistema universitario inglese «la promozione delle funzioni generali della mente, per produrre non solo specialisti, ma anche donne e uomini colti». Questa idea di università è stata ampiamente criticata, nel corso dell’ultimo secolo, per la sua impostazione umanistica, rivolta...