Cultura

Il valore d’uso del meridionalismo

Il valore d’uso del meridionalismoCristiano Banti, «Riunione di Contadine», 1861, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze

Tempi presenti Un’inchiesta sulle lotte dei braccianti in Campania e in Andalusia pone con forza la necessità di sciogliere i nodi di una «politica popolare», che non può limitarsi all’angusto orizzonte dei diritti. Per affermare la centralità dell’autogoverno e della democrazia diretta

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 8 ottobre 2015
Francesco Caruso – militante dei Centri sociali, portavoce degli invisibili, poi deputato indipendente di Rifondazione Comunista, e oggi docente universitario di sociologia – si ripropone nel suo ultimo libro (La politica dei subalterni, Derive Approdi, pp. 192, euro 17) una opera buona: riportare a casa Antonio Gramsci, dopo che gli intellettuali post-colonial ne avevano trafugata la salma trasportandola nei mari del Sud fino alla America Latina e all’India lontana. L’impresa presenta aspetti temerari dal momento che la riflessione gramsciana si svolge, a detta dello stesso Gramsci, al modo di uno adattamento del pensiero di Marx alle circostanze specifiche della vita...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi