Economia

Il valzer dei decimali su una manovra in bilico tra rigore e propaganda

Il valzer dei decimali su una manovra in bilico tra rigore e propaganda

Legge di bilancio La linea decisa da governo e maggioranza nei vertici del 4 e 9 agosto, gli annunci di sforamento del 3% del Pil, lo scostamento è tra l'1,6 e l'1,8%. Mentre la campagna elettorale per le Europee del 2019 si avvicina

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 2 settembre 2018
La strada è stata indicata dal ministro dell’Economia Giovanni Tria a cavallo dei due vertici di governo e maggioranza che si sono tenuti il 4 e 9 agosto scorsi. In vista della manovra si tratterà con la Commissione Ue, e nella maggioranza giallo-verde, per indicare il rapporto deficit-Pil tra l’1,6 e l’1,8% nel 2019, un punto in più rispetto a quanto indicato nel Def «tecnico» consegnato dall’esecutivo Gentiloni (0,8%). È una manciata di decimali in più, rispetto a quello che il ministero dell’economia ha preventivato (1,5%). Su questa differenza si gioca la manovra, non sullo sforamento del tetto del 3%...

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