Commenti
Il vecchio Ippocrate e il medico amministrato
Sanità Riformisti e conservatori, ma a parti rovesciate, tra i neo e i post ippocratici. La "slow medicine" che nonostante le buone intenzioni porta all’accettazione della medicina amministrata
Sanità Riformisti e conservatori, ma a parti rovesciate, tra i neo e i post ippocratici. La "slow medicine" che nonostante le buone intenzioni porta all’accettazione della medicina amministrata
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 30 aprile 2016
Le profonde e accresciute diseguaglianze del servizio sanitario si intrecciano con i cambiamenti dello stesso paradigma ippocratico. Oggi la medicina ippocratica è in crisi e ci pone un dilemma: da una parte, a partire da me, si ritiene che i postulati che l’hanno definita come è ora sono tutti cambiati per cui si avrebbe bisogno di fare una riforma. Orientamento “neo-ippocratico”. Altri, “post-ippocratici”, invece che soprattutto a causa dei problemi economici alcuni suoi postulati siano ormai insostenibili per cui andrebbero contro riformati. Il discrimine passa per i due principi cardine della medicina ippocratica:1) curare il malato secondo le sue necessità...