Visioni

«Il venerabile W.» e il meccanismo universale dell’odio per l’altro

«Il venerabile W.» e il meccanismo universale dell’odio per l’altro

Al cinema Il documentario di Barbet Schroeder sul monaco buddista birmano Wirathu e la sua crociata anti-Islam. Il terzo capitolo della «Trilogia del male» affronta le radici della pulizia etnica contro i Rohingya

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 28 marzo 2019
L’ambiguità rende un personaggio interessante dice Barbet Schroeder, autore che ha sempre poco circolato in Italia eppure questo grande regista apolide, svizzero, francese, nato a Teheran nel 1941 è uno di quegli sguardi che grazie a questa ambiguità riesce a scomporre e a ricomporre l’immaginario e la realtà in puzzle mai docili, imprevedibili, nei quali il tempo e il racconto assumono infiniti riflessi – dal Sessantotto con la colonna sonora dei Pink Floyd in More sulla sua Ibiza dove ritorna nel recente Amnesia (2015). «IL VENERABILE W» è il terzo capitolo della «Trilogia del male» insieme al film sul dittatore...

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