Cultura

Il Ventennio fascista disvelato, quell’iperbole che annienta

Il Ventennio fascista disvelato, quell’iperbole che annienta

Scaffale Nel suo romanzo «Assedio ed esilio», pubblicato da Aracne, Pasquale D’Ascola evoca il grottesco e la compassione per l’umano di Carlo Emilio Gadda

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 2 agosto 2019
A volte gli incipit dicono molto di un romanzo. Assedio ed Esilio di Pasquale D’Ascola (Aracne, pp. 152, euro 10) inizia così: «Questo racconto è un’urna per ceneri mentali» e continua narrando di un Innominato nato nel 1922, picchiato dai compagni di scuola perché non partecipe dei loro entusiasmi per il regime fascista – «il piccolo innominato e tutti i suoi preziosi libri piombano a terra; poi manganelli dum pum tum sugli ossicini infantili, dum pum tum mentre i talloni schiantano i libri, e mani selvagge li agguantano» -; espulso da tutte le scuole del regno. Paradossale studente di una...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi