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Il virus contagioso della cattiveria e dell’inimicizia sociale

Il virus contagioso della cattiveria e dell’inimicizia sociale

Autodistruzione della specie Un furore collettivo e una trasgressività conformista animano le piazze dove un tempo le persone si ritrovavano accomunate da passioni di cambiamento

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 5 novembre 2021
Un altro virus si aggira per l’Europa, non meno socialmente pericoloso del Covid: è quello che potremmo chiamare dell’incattivimento sociale o inimicizia sociale che porta a vedere nell’altro il nemico da cui difendersi o da demolire. I due virus interagiscono l’uno con l’altro come parti di un sistema finalizzato ad un unico scopo finale: l’autodistruzione della specie. La manifestazione più evidente e drammatica dell’inimicizia sociale è la sindrome di accerchiamento che spinge ad un odio spietato e molecolare di ognuno contro tutti: il vicino di casa, il commerciante all’angolo della strada, l’immigrato, il medico, colui che professa semplicemente idee diverse...

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