Cultura
Il linguaggio dissacrante che ispira legami creativi
Arte «Friendship. Collaborative Work from Dada to Now». La mostra, allestita al Kunstmuseum di Worlfsburg è visitabile fino al 24 settembre
Werner Büttner e Albert Oehlen, « Friendship. Collaborative Work from Dada to Now» – foto di Marek Kruszewski
Arte «Friendship. Collaborative Work from Dada to Now». La mostra, allestita al Kunstmuseum di Worlfsburg è visitabile fino al 24 settembre
Pubblicato più di un anno faEdizione del 8 giugno 2023
Manuela GandiniBERLINO
Wolfsburg, la città operaia della Volskwagen fondata da Hitler nel 1938, pullula di centri commerciali, piccoli bar, homeless, Cineplex, pop-corn, pozzanghere, incensi e kebab. Alle estremità del decumano, c’è un planetario, un museo della scienza di Zaha Hadid e l’elegante quartiere espositivo dell’automobile. Dalla stazione lungo il fiume campeggiano le quattro ciminiere della Volskwagen: immagine sironiana con sconcertante spiazzamento temporale. IL KUNSTMUSEUM, dove si è inaugurata la mostra Friendship. Collaborative Work from Dada to Now, è una cattedrale nel deserto dell’era post-industriale. Curata da Blandine Chavanne con la consulenza scientifica di Jean Jacques Lebel, l’esposizione è vivacemente dissacrante. Nella penombra...