Cultura
Il virus infetta l’inconscio della lettura
OLTRE LE LIBRERIE Una riflessione interna alla discussione pubblica suscitata dalla ipotesi di riapertura delle librerie. Punti critici e dolenti in uno scenario mutevole che comprende libri, lettori e circostanze
Sabrina Mezzaqui
OLTRE LE LIBRERIE Una riflessione interna alla discussione pubblica suscitata dalla ipotesi di riapertura delle librerie. Punti critici e dolenti in uno scenario mutevole che comprende libri, lettori e circostanze
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 14 aprile 2020
Giorni fa, Ernesto Ferrero (sul quotidiano La Stampa dell’8 di aprile, ndr), che prima ancora di avere diretto per anni il Salone del libro di Torino è stato ed è autore e grande lettore di opere significative per la nostra formazione, ha scritto una sorta di appello per la riapertura delle librerie (e dei musei) lamentando come il governo abbia mostrato considerazione solo per le necessità del corpo e non per quelle della mente (che per la verità sono una cosa sola) supponendo anche che «i fruitori di cultura» «proprio in quanto tali» siano «cittadini con spiccato senso di consapevolezza...