Visioni

Il virus mortifero e la vita al plurale in «Io resto»

Il virus mortifero e la vita al plurale in «Io resto»Una scena di «Io resto»

Al cinema Il documentario di Michele Aiello, girato negli Spedali Civili di Brescia nel pieno della pandemia

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 17 marzo 2022
Esiste un momento nella nostra vita in cui cambia tutto. È lo scorrere degli eventi, piccole o grandi cose che modificano un percorso condotto nell’indecisione tra mille sentieri. Nulla sarà come prima e dopo, comunque, non sarà lo stesso perché, appunto, i sentieri che scegliamo o nei quali ci troviamo sono mille. Esiste un momento nella nostra vita in cui l’esistenza non si può più intendere al singolare. Tutto si fa collettivo. In realtà lo sarebbe da sempre, ma tendiamo a dimenticarlo, a pensarci da soli, con dei confini che non vanno oltre il nostro corpo. Alla fine del 2019...

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