Italia
Il volto pulito di Tor Sapienza
Reportage A tre mesi dal tentato pogrom, una trentina di immigrati vivono indisturbati nel centro di accoglienza. L’inchiesta su Mafia capitale ha zittito le proteste e il quartiere ex operaio prova a ripartire nel nome del suo fondatore: l’antifascista Michele Testa
L'ingresso del centro di accoglienza per rifugiati di Tor Sapienza, con ancora i segni dell'assalto – Andrea Sabbadini
Reportage A tre mesi dal tentato pogrom, una trentina di immigrati vivono indisturbati nel centro di accoglienza. L’inchiesta su Mafia capitale ha zittito le proteste e il quartiere ex operaio prova a ripartire nel nome del suo fondatore: l’antifascista Michele Testa
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 17 febbraio 2015
Un presidio fisso di carabinieri a sbarrare l’ingresso della cooperativa Il sorriso, qualche vetro che porta ancora i segni delle sassaiole del novembre scorso e il razzismo quotidiano tornato a essere luogo comune da panchina o da bar. Tra i casermoni di via Morandi la vita è apparentemente tornata a scorrere come prima, i riflettori mediatici si sono spenti e l’autunno caldo dell’estrema destra romana sembra essersi improvvisamente raffreddato in concomitanza con le inchieste di Mafia capitale, piccolo ma emblematico segnale di quanto di torbido e indicibile si nascondeva dietro le presunte insurrezioni delle periferie inquiete. Oggi a Tor Sapienza...