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Il voto alla primarie e la crisi di M5S chiede un cambio di fase

Sinistra Non è affatto scontato che la vittoria di Zingaretti si traduca in una svolta a sinistra del Nazareno. E’ certo, però, che per la sinistra si impone un cambio: c'è un lavoro di lunga lena da fare per reinsediarla nei territori abbandonati. C'é un lavoro a breve da fare sul terreno politico europeo ed italiano. Bisogna stare nel dibattito in corso sull'Europa facendosi portatori di una svolta profonda e cercando di sopravvivere nel confronto tra europeisti e sovranisti, ma, soprattutto in Italia, la sinistra deve occupare uno spazio nuovo

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 8 marzo 2019
I venti punti percentuali in più presi da Zingaretti nel voto dei gazebo rispetto al voto degli iscritti hanno un significato univoco: elettori non iscritti e non elettori che sono andati a votare hanno voluto chiudere la fase renziana ed aprirne una nuova. Conoscendo la cautela con cui Zingaretti si è sempre mosso ed il peso che l’establishment interno potrà esercitare, non ci si può illudere su una repentina svolta a sinistra. E’ certo, però, che la politica italiana si fa più interessante e più aperta a prospettive diverse. Anche perché stanno emergendo con forza crescente i nodi irrisolti dell’attuale...

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