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Il vuoto afghano e la lezione dell’Urss
Opinioni La scelta sovietica dell’89 insegna che col ritiro delle truppe serve un piano a lungo termine, una visione per ricompensare, in parte, i danni di un conflitto durato vent’anni
Kabul. – Ap
Opinioni La scelta sovietica dell’89 insegna che col ritiro delle truppe serve un piano a lungo termine, una visione per ricompensare, in parte, i danni di un conflitto durato vent’anni
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 10 giugno 2021
La dipartita completa delle truppe straniere dall’Afghanistan ormai prevista a settembre solleva una serie di preoccupazioni, in parte condivisibili in parte forse sovrastimate, che sembrano a volte sottintendere che, magari… sarebbe stato meglio restare. Tensione e timori sono comprensibili, assai meno una specie di racconto del caos in cui l’Afghanistan precipiterebbe proprio perché noi ce ne andiamo. CON UN RAGIONAMENTO molto semplice e quasi banale, viene infatti da pensare che, se si leva dal fuoco il ciocco più grosso (la guerra contro gli stranieri), dovrebbe esser assai più facile governare le ceneri per quanto ancora calde. La Storia può dare...