Alias Domenica
Illuminismo islamico dell’interprete di Aristotele
Filosofia medievale Matteo Di Giovanni ripercorre, in una monografia per Carocci, la figura del pensatore «tramandato» da Dante: che risolse l’inimicizia tra fede e ragione
Filosofia medievale Matteo Di Giovanni ripercorre, in una monografia per Carocci, la figura del pensatore «tramandato» da Dante: che risolse l’inimicizia tra fede e ragione
Pubblicato circa 7 anni fa
Il concetto di «Illuminismo arabo-islamico» si è affermato, con grande forza, nel campo della critica filosofica. L’interesse per filosofi come al-Fârâbî, Avicenna, Averroè è sempre più vivo in Occidente, ma anche in pensatori democratici e riformisti in Egitto, Marocco, Siria, e questo ci fa scoprire che proprio qui sono le radici di un grande pensiero etico-politico che l’ombra nera e feroce dell’Isis non è in grado di cancellare. In un momento felice di al-Andalus, a Cordova, nel XII secolo, Averroè si impone come sommo interprete di Aristotele, non solo, concepisce un progetto ambizioso, quello di fondare la comunità religiosa, intellettuale...