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L’illusione ottica delle due facce della sinistra
Prospettive La necessità per le compagini progressiste di rinunciare ad alcuni elementi costitutivi per abbracciare la modernità non trova riscontro negli esempi virtuosi, dove il merito è stato nel saper coniugare radicamento sociale ed efficacia elettorale
– Murale di Future
Prospettive La necessità per le compagini progressiste di rinunciare ad alcuni elementi costitutivi per abbracciare la modernità non trova riscontro negli esempi virtuosi, dove il merito è stato nel saper coniugare radicamento sociale ed efficacia elettorale
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 16 luglio 2020
Periodicamente si riavvia (anche sulle pagine di questo giornale), il dibattito sulla sinistra in Italia. È inevitabile: da troppo tempo questo pezzo della scacchiera politica è assente, e ciò diventa più evidente in fasi come quella attuale. Una prospettiva utile potrebbe essere quella di provare in primo luogo a definirla, una sinistra che possa essere forte, utile (alla parte di società a cui si rivolge) ed efficace nell’Italia del XXI secolo. Che caratteristiche dovrebbe avere? In Italia questo dibattito si è spesso basato su dicotomie nette: la sinistra dovrebbe essere radicata nel sociale o ricercare il consenso elettorale? Dovrebbe essere conflittuale o capace di comunicare? Capace di mobilitare soggetti sociali...