Economia

Ilva, ultimo ricatto: il Cda si dimette

Ilva, ultimo ricatto: il Cda si dimetteOperai davanti allo stabilimento dell’Ilva di Taranto – Andrea Sabbadini

Taranto Il gruppo Riva in attesa dei finanziamenti economici Ue cerca l’aiuto dello Stato. Domani a Roma l’ad Enrico Bondi incontrerà il ministro dell’Economia Zanonato e il governatore Vendola

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 26 maggio 2013
Quando si conclude il Cda straordinario dell’Ilva Spa convocato ieri mattina a Milano dopo l’ultima iniziativa della magistratura, Taranto è semi deserta. Ma l’ultimo ricatto del gruppo Riva alla città e l’ennesimo atto di sfida nei confronti della procura, in un attimo fa il giro della città. L’intero Cda ha rassegnato le dimissioni: l’amministratore delegato Enrico Bondi, insediatosi ad aprile, il presidente Ilva Bruno Ferrante, tra gli indagati dell’ultimo provvedimento della procura ed il consigliere Giuseppe De Iure (tutti uomini fidati della famiglia Riva). I tre resteranno ai loro posti sino al prossimo Cda convocato il 5 giugno: in quell’occasione...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi