Alias
Immaginare la fine del mondo
Mostra Le opere, gli incontri, le tavole rotonde, la musica, i film di "ilmondoinfine Vivere tra le rovine" mostra evento alla Galleria d'arte moderna e contemporanea di Roma
Wonder Objects, 2013-2018 – Courtesy Chiara Bettazzi
Mostra Le opere, gli incontri, le tavole rotonde, la musica, i film di "ilmondoinfine Vivere tra le rovine" mostra evento alla Galleria d'arte moderna e contemporanea di Roma
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 12 gennaio 2019
La battuta è diventata celebre. È di Mark Fisher. Sta nell’ultimo libro Realismo capitalista, che ci restituisce il referto di una radiografia del presente, mostrandoci solo le evidenze di un corpo in putrefazione. Ogni slancio dell’uomo finisce nel burrone dove questo sistema, che da economico è diventato esistenziale, getta i nostri desideri dopo averli mangiati. Scarti di desideri. Nel burrone di un esproprio di futuro. Dice Fischer che è più facile immaginarsi la fine del mondo che la fine del capitalismo. Che muoviamo i piedi tra le macerie è una di quelle verità che stanno smettendo di essere dette. Perché...