Cultura

Immaginari non pacificati e strategie della felicità

Immaginari non pacificati e strategie della felicità

PERCORSI DI LETTURA A proposito del lascito situazionista e le sue forme di sovversione. Nei saggi di Marelli, Taccone e Amorós l’essenzialità di tornare a Debord e alla sua creatività politica

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 marzo 2016
Quando all’inizio degli anni ’90 Paolo Virno sottolineava la centralità del lascito situazionista, ebbe una lungimirante intuizione almeno per due motivi: perché l’Internazionale Situazionista aveva elaborato forme di sovversione all’altezza di quel modo di produrre che si sarebbe affermato dopo il tramonto del paradigma fordista, ovvero quella strategia produttiva piantata sulla preminenza della comunicazione e della cultura che ha investito le società Occidentali a partire dagli anni ’80, e perché aveva preventivamente asfaltato l’ideologia postmodernista che si sarebbe affermata provando a trasformare gli uomini negli zombie raccontanti da Romero, morti viventi resi immobili e impotenti dall’incanto dei fuochi d’artificio, mentre...

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