Visioni

Immergendosi in un «trip astratto» ai confini del corpo

Immergendosi in un «trip astratto» ai confini del corpoUno scatto di «Ascension Vr»

Arti digitali Intervista a Leon Rogissart e Paul Boereboom sul loro progetto ibrido «Ascension Vr». Dall'11 al 13 ottobre a Romaeuropa festival, nell'ambito di Digitalive. "La realtà virtuale non è per tutti, ma sta trovando sempre più applicazioni come terapia alternativa per diversi disturbi mentali"

Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 9 ottobre 2024
«Si tratta di portare il pubblico in un altro stato mentale, che alcuni definirebbero non cosciente, per altri sarebbe forse una fase del sonno. Entrare nella Vr significa accedere a un altro mondo». Così Leon Rogissart, regista teatrale belga classe 1995, racconta Ascension Vr, il progetto di realtà virtuale in programma da venerdì a domenica a Romaeuropa festival nell’ambito della sezione Digitalive, dedicata alle arti digitali. Rogissart ha dato vita alla sua creazione, un ibrido tra virtual reality e spettacolo musicale dal vivo – a cantare la giovane soprano Marie van Luijk e il controtenore Arturo Den Hartog -, insieme...

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