Lavoro

Imprenditori e caporali arrestati: schiavizzavano braccianti immigrati

Imprenditori e caporali arrestati: schiavizzavano braccianti immigrati

Operazione «Freedom» Fino a 13 ore sotto il sole per 25 euro al giorno. I lavoratori non denunciavano per paura di essere licenziati. Il caso controcorrente della Basilicata: assunzioni regolari grazie a «Basil», il sistema che fa incontrare domanda e offerta di impiego

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 6 luglio 2017
Si chiama «Freedom» (libertà), l’operazione condotta ieri in diverse regioni italiane dalla Polizia di Stato contro il caporalato: a Caserta, Foggia, Latina, Potenza, Ragusa e Reggio Calabria sono stati trovati lavoratori immigrati ridotti in schiavitù, messi a raccogliere fino a 13 ore di seguito per 25 euro al giorno. Sono state identificate 235 persone (tra datori di lavoro e dipendenti) e controllate 26 aziende: nel ragusano, in particolare, sono stati arrestati tre imprenditori agricoli e altri 11 denunciati per sfruttamento della manodopera; un altro arresto nel brindisino: si tratta dell’amministratore unico di un’azienda ortofrutticola ritenuto responsabile di concorso in intermediazione...

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