Italia

Imprese e cosche radioattive

Ecomafie Rifiuti tossici interrati negli anni a Lattarico, pochi chilometri da Cosenza, da aziende senza scrupoli del nord, in combutta con camorra e faccendieri massoni. A settembre la commissione bicamerale antimafia si occupera del caso. È un pentito di ‘ndrangheta, la gola profonda dell’inchiesta della Dda di Catanzaro

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 11 agosto 2015
Silvio Messinetti LATTARICO (CS)
Tra pochi giorni, a settembre, la commissione bicamerale antimafia si occuperà del manto di scorie radioattive che sarebbero state depositate impunemente negli anni a Lattarico da imprese del nord senza scrupoli in combutta con camorra e faccendieri massoni. Cipriano Chianese, avvocato, imprenditore, candidato alla Camera senza successo nel 1994 per Forza Italia, è in questi giorni sotto processo per ecomafia. Il processo si celebra nell’aula 116 davanti alla V sezione della Corte di Assise del Tribunale di Napoli. Chianese risponde di associazione mafiosa, disastro ambientale, estorsione, avvelenamento delle acque. La procura lo considera «l’inventore e ideatore dell’ecomafia in Campania». Insieme...

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