Cultura
Imprevisti esercizi di riappropriazione della differenza femminile
FOTOGRAFIA «Soggetto nomade», catalogo della mostra omonima ora edito da Nero. Con gli scatti di Paola Agosti, Letizia Battaglia, Lisetta Carmi, Elisabetta Catalano e Marialba Russo
Washington, 1970 (fonte wikicommons)
FOTOGRAFIA «Soggetto nomade», catalogo della mostra omonima ora edito da Nero. Con gli scatti di Paola Agosti, Letizia Battaglia, Lisetta Carmi, Elisabetta Catalano e Marialba Russo
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 luglio 2020
Il luogo cieco di un antico sogno di simmetria recitava il titolo della prima parte di Speculum di Luce Irigaray, un classico del pensiero femminista della differenza. Il progetto di questo testo del ’74 era quello di colmare i vuoti della mancata esperienza dell’alterità, quella dell’identità femminile, trattata dalla tradizione psicoanalitica e filosofica occidentale, come copia manchevole del maschile, priva di una sua rappresentazione e quindi di immagini. Probabilmente, modificare la lettura della tradizione occidentale non è possibile, ma dare un volto a quella cecità si. Potrebbe essere uno dei tanti ritratti dalle fotografie di Paola Agosti, Letizia Battaglia, Lisetta...