Europa

Impronte e dati biometrici dai 6 anni, la nuova barriera si chiama Eurodac

Palestinesi in una porta biometrica a Gerusalemme, foto ApPalestinesi in una porta biometrica a Gerusalemme – Ap

Patto migrazione L’inclusività solo a parole: tecnologie digitali e controllo dei corpi diventano ora la stessa cosa

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 11 aprile 2024
Nel 2006 Louise Jane Amoore, geografa specializzata in geopolitica, tecnologie biometriche e sicurezza, scriveva: “La contemporanea guerra al terrore ha un doppio volto: il passaggio alle tecnologie digitali, all’integrazione dei dati, allo sviluppo di competenze manageriali nelle politiche di gestione delle frontiere; e l’esercizio della bio-politica, tale che il corpo stesso è inscritto in un continuo attraversamento di confini multipli, codificati, sociali, legali, di genere, razzializzati”. Alla luce del voto del Parlamento europeo che ieri ha approvato il pacchetto di riforme alle politiche europee su migrazioni e diritto d’asilo, quella di Amoore è un’analisi di una lucidità profetica lancinante. Tra...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi