Internazionale
In Argentina si salva chi può. E «Ramona è stata uccisa»
Pandemia Indigna la morte dell’attivista che denunciava le condizioni proibitive e ad alto rischio per la popolazione delle villas di Buenos Aires. «Subito emergenza sanitaria, abitativa e alimentare»
Sanificazione nei pasillos, i vicoli di Villa 31 – Ap
Pandemia Indigna la morte dell’attivista che denunciava le condizioni proibitive e ad alto rischio per la popolazione delle villas di Buenos Aires. «Subito emergenza sanitaria, abitativa e alimentare»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 19 maggio 2020
Ariadna Dacil LanzaBUENOS AIRES
Nell’ultima settimana, l’idea di una curva di contagi da Coronavirus “all’italiana” ha iniziato a farsi spazio tra referenti popolari in Argentina. Se a livello nazionale i casi duplicano ogni 16 giorni, in alcune zone di Buenos Aires, come la Villa 31, si registra un raddoppio dei contagi ogni 5 giorni, e nella Villa 1-11-14 ogni 13, con tendenza al ribasso. Nonostante quindi la relativa efficacia delle misure prese dal governo di Alberto Fernández, che il 20 marzo, 17 giorni dopo il primo caso diagnosticato, decretava la quarantena, i risultati non sono affatto omogenei. IL 21 MARZO, 24 ORE DOPO l’inizio...