Europa

«In Belgio una rete di origine marocchina»

L'intervista Pierre Vermeren, professore alla Sorbona: «Daesh spera che la rabbia europea gli consegni i giovani islamici». Emarginazione, ghetti, predicatori radicali, clan criminali, traffico di droga e armi alla base degli attentati. Il ventre molle dell'Europa è la catastrofica mancanza di integrazione e di lavoro. Oltre a una ignoranza quasi totale della predicazione radicale islamista

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 26 marzo 2016
Su quanto accaduto in Belgio e soprattutto sulla «natura», le motivazioni e i metodi della cellula jihadista che avrebbe provocato le esplosioni, abbiamo intervistato Pierre Vermeren professore all’università di Parigi 1 Panthéon-Sorbonne. Fra le sue ultime pubblicazioni: Le choc des décolonisations, de la guerre d’Algérie aux printemps arabes (2015), e La France en terre d’islam. Religions et colonisation XIX-XXe siècles (2016).     Professor Vermeren, perché Bruxelles oggi è diventata la capitale europea della jihad? Era già stata la retrovia degli attentati di Parigi nel novembre 2015 prima di essere colpita a sua volta. Accade perché si tratta di una...

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