Europa

In Bosnia perdono i partiti del dopoguerra

In Bosnia perdono i partiti del dopoguerraIl voto al tempo del Covid – LaPresse

Elezioni Nelle amministrative sconfitta storica a Sarajevo dell’Sda di Izetbegovic e a Banja Luka di Dodik. Ma la croata Mostar vota il 20 dicembre

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 17 novembre 2020
In Bosnia-Erzegovina è la notte della ribellione. Quella di Sarajevo, dove la coalizione dei quattro (Popolo e Giustizia, Nip; il partito socialdemocratico, Sdp; Nasa Stranka; Lista indipendente bosniaco – erzegovese, Nbl) manda in soffitta il partito nazionalista bosniaco-musulmano (Sda), conquistando tre dei quattro comuni della capitale: Centar, Novo Sarajevo, Ilidza. È la ribellione di Banja Luka, capoluogo della Republika Srpska (una delle due entità della Bosnia-Erzegovina a maggioranza serba, ndr) dove il 27enne Drasko Stanivukovic, candidato del Pdp, principale partito d’opposizione, riesce a strappare dopo 22 anni il governo della città all’Snds, creatura dell’uomo forte di Banja Luka, il nazionalista...

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