Internazionale
In Cambogia il regime gonfia i muscoli
Reportage Dopo la dura repressione degli operai tessili che chiedevano aumenti salariali (4 morti, decine di feriti e arresti), l’esercito presidia le fabbriche semivuote e il governo prova a usare la scusa del «disordine sociale» per colpire l’opposizione
L'esercito pattuglia la zona del Canadia Industrial Park – Pierpaolo Totti
Reportage Dopo la dura repressione degli operai tessili che chiedevano aumenti salariali (4 morti, decine di feriti e arresti), l’esercito presidia le fabbriche semivuote e il governo prova a usare la scusa del «disordine sociale» per colpire l’opposizione
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 7 gennaio 2014
Pierpaolo TottiPHNOM PENH
Se il suo intento era quello di spaventare e disperdere i manifestanti delle industrie tessili di Phnom Penh, il piano di Hun Sen sembra aver avuto successo. A tre giorni dagli scontri di Vreng Seng Road, durante i quali i soldati dell’esercito hanno aperto il fuoco sui manifestanti che chiedevano l’incremento dei salari minimi, uccidendone quattro e ferendone gravemente più di venti, l’attività agli stabilimenti tessili del Canadia Industrial Park non è ancora ripresa a regolare regime, e nessuno sa dire quando ricomincerà a farlo. Alle sette di lunedì mattina molte persone mancano all’appello per la riapertura delle fabbriche, e...