Internazionale
In Cecenia un lager per omosessuali
Grozny Le ong Lgbt russe: abbiamo i nomi di tre vittime, si apra un’inchiesta federale
immagine aerea della prigione di Argus
Grozny Le ong Lgbt russe: abbiamo i nomi di tre vittime, si apra un’inchiesta federale
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 12 aprile 2017
Picchiati con tubi di gomma, attaccati alla corrente elettrica, costretti a sedersi su bottiglie, lasciati senza cibo né acqua, a volte fino alla morte. Il Male di cui parla Primo Levi riflettendo su Auschwitz, la segregazione del disumano, oggi si trova a una decina di chilometri da Grozny, nella prigione segreta scoperta da due giornaliste di Novaya Gazeta, lo stesso giornale di Anna Politkowskaja. Le sue due «allieve» Elena Milashina e Irina Gordienko hanno scoperto un campo di detenzione informale nella cittadina di Argun dove vengono torturati, picchiati, a volte uccisi i cittadini di serie B, quelli che in Cecenia...