Italia
In cerca di droga ai tempi del virus
La dura vita dei tossicodipendenti (soprattutto senza fissa dimora) con i servizi ridotti e lo spaccio al minimo. L’Italia divisa in due anche per gli assuntori: Sert, drop in e dormitori si riorganizzano
Roma, una donna senza fissa dimora al Pantheon nei giorni del Covid 19, con la sua gatta «Fortunella» – Elio Castoria
La dura vita dei tossicodipendenti (soprattutto senza fissa dimora) con i servizi ridotti e lo spaccio al minimo. L’Italia divisa in due anche per gli assuntori: Sert, drop in e dormitori si riorganizzano
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 21 marzo 2020
«Cerco droga, ne ho bisogno». È finita sui titoli di cronaca la giustificazione di un giovane fiorentino annotata sull’autocertificazione presentata alla pattuglia che lo ha fermato per i controlli anti Coronavirus, ma c’è poco da sorridere. Fa parte della realtà di una fascia di popolazione che in queste settimane sta vivendo un dramma nel dramma: i tossicodipendenti. Alcuni dissimulano abbastanza bene la loro condizione, e hanno mezzi e soldi per fare rifornimento in tutta sicurezza. Altri non possono o non ce la fanno, e vagano alla ricerca di uno spacciatore su piazza che sfidi le misure di emergenza o si...