In cerca di libertà a Parigi
Intervista Parla il vignettista iraniano Kianoush Ramezani, amico dei disegnatori della redazione di «Charlie Hebdo», uccisi il 7 gennaio di un anno fa da un atto terroristico. «Quel giorno si è rotto qualcosa dentro di me – spiega Ramezani . È stato uno choc tremendo. Ero fuggito dall’Iran sognando di essere finalmente al sicuro. Prima dell’attacco a 'Charlie Hebdo' mi sentivo protetto: m’illudevo. Ho capito improvvisamente che non c’era sicurezza possibile. Ero un obiettivo anch’io»
Intervista Parla il vignettista iraniano Kianoush Ramezani, amico dei disegnatori della redazione di «Charlie Hebdo», uccisi il 7 gennaio di un anno fa da un atto terroristico. «Quel giorno si è rotto qualcosa dentro di me – spiega Ramezani . È stato uno choc tremendo. Ero fuggito dall’Iran sognando di essere finalmente al sicuro. Prima dell’attacco a 'Charlie Hebdo' mi sentivo protetto: m’illudevo. Ho capito improvvisamente che non c’era sicurezza possibile. Ero un obiettivo anch’io»