Cultura

In classe con Erodoto

In classe con ErodotoSalvador Dalì, «Venere di Milo con cassetti»

Gradi di istruzione Il liceo classico è al centro di un dibattito accanito. Spesso la premessa di detrattori e difensori è sbagliata: quell’indirizzo non serve a formare grecisti né studenti snob. È un esercizio del pensiero

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 4 maggio 2016
Ho fatto il classico». La frase meriterebbe una voce in un’appendice al Dizionario dei luoghi comuni flaubertiano. Un ingegnere a disagio la userà per garantire che, nonostante tutto, qualcosa sa ancora; un neodiplomato la premetterà alla domanda: «posso superare il test di Medicina?»; e un critico del liceo classico la sfodererà preferibilmente per dimostrare di non avere pregiudizi personali. Quest’ultimo è oggi l’uso più frequente. La discussione sulla crisi del liceo classico è accesa, e il 28 e 29 aprile ha avuto una tappa importante al Politecnico di Milano, in un convegno atteso – nei licei non si è parlato...

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