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In concorso Kiyoshi Kurosawa e Shinji Aoyama
Festival di Locarno Dal Giappone il superamento delle frontiere dello stato di coscienza e, con i lavori della sezione "Jeonjiu Digital Project" anche lo scavalcamento delle frontiere poetiche del digitale
Un'immagine da "Real"
Festival di Locarno Dal Giappone il superamento delle frontiere dello stato di coscienza e, con i lavori della sezione "Jeonjiu Digital Project" anche lo scavalcamento delle frontiere poetiche del digitale
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 3 agosto 2013
Shinji Aoyama e Kiyoshi Kurosawa sono i due nomi dall’estremo oriente che più spiccano nel concorso internazionale del Festival di Locarno di questo 2013. Non nuovi alla presenza nella manifestazione svizzera e più in generale ai circuiti festivalieri europei, i due registi, seppur seguendo percorsi molto diversi, non va dimenticato che Kurosawa si è formato nel genere softcore del pink eiga, entrambi hanno conosciuto popolarità e gloria internazionale soprattutto nella seconda metà degli anni novanta, un periodo molto fertile e creativo per il cinema nipponico, che molti hanno battezzato una sorta di nuova onda. Nel nuovo millennio poi il percorso...