Internazionale
In decine di migliaia contro il premier: 300 arresti in Armenia
Armenia Da una settimana piazze riempite dall’opposizione a Sargsyan, accusato di una riforma costituzionale che lo mantiene al potere. Oltre alla corruzione che attanaglia il paese, gli oppositori criticano la vicinanza del primo ministro al Cremlino e chiedono di riallinearsi all’Unione Europea
Le forze speciali della polizia armena arrestano un manifestante anti-governativo a Yerevan – Afp
Armenia Da una settimana piazze riempite dall’opposizione a Sargsyan, accusato di una riforma costituzionale che lo mantiene al potere. Oltre alla corruzione che attanaglia il paese, gli oppositori criticano la vicinanza del primo ministro al Cremlino e chiedono di riallinearsi all’Unione Europea
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 20 aprile 2018
Yurii ColomboMOSCA
L’Armenia, il piccolo paese del Caucaso ex-sovietico, è ormai nel caos. Da una settimana l’opposizione guidata dall’ex avvocato attivista dei diritti civili Nicol Pashinyan, assedia il parlamento chiedendo le dimissioni del premier Serge Sargsyan. Sargsyan è accusato non solo di aver gestito negli ultimi dieci anni il paese attraverso clientele e corruzione, ma anche di aver fatto approvare pochi giorni fa una controversa riforma costituzionale con cui ha potuto confermarsi al potere in qualità di primo ministro (con poteri rafforzati) dopo essere stato presidente per due mandati. Anche ieri si sono svolte manifestazioni di decine di migliaia di persone nella...