Internazionale
In Etiopia tornano le leggi speciali. E guai a chi «semina discordia»
Repressione dura e crisi politica Dopo l'ultima ondata di proteste antigovernative e le dimissioni del premier Desalegn, il ministro della Difesa annuncia che i mesi di stato d'emergenza saranno sei più eventuali quattro
Roma, gennaio 2016. Manifestazione della comunita Oromo contro l'eccidio dei connazionali in Etiopia – LaPresse
Repressione dura e crisi politica Dopo l'ultima ondata di proteste antigovernative e le dimissioni del premier Desalegn, il ministro della Difesa annuncia che i mesi di stato d'emergenza saranno sei più eventuali quattro
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 18 febbraio 2018
Durerà sei mesi più eventuali quattro – ha fatto sapere ieri il ministro della Difesa Siraj Fegessa – lo stato d’emergenza decretato venerdì scorso in Etiopia, all’indomani delle dimissioni del premier Hailemariam Desalegn e al culmine dell’ennesima ondata di proteste antigovernative represse nel sangue, negli stati di Oromia e Amhara. Se qualcuno si faceva illusioni sulla possibilità di maggiori aperture democratiche da parte del regime, dopo l’amnistia che negli ultimi giorni avrebbe rimesso in libertà migliaia di prigionieri politici e dopo l’annuncio a sorpresa di Desalegn, si è dovuto ricredere. La misura prevede il divieto assoluto di manifestare e pene...