Internazionale
In fiamme i terminal del petrolio in Libia: «Roma è complice»
Caos Libia Accuse dalle fila di Haftar all’Italia di destabilizzare il Paese perché niente cambi. E dall’ong Hrw sugli aiuti ai Guardiacoste
Le fiamme al terminal petrolifero libico di Sidra
Caos Libia Accuse dalle fila di Haftar all’Italia di destabilizzare il Paese perché niente cambi. E dall’ong Hrw sugli aiuti ai Guardiacoste
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 19 giugno 2018
I terminal petroliferi libici dei porti di Sidra e Ras Lanuf sono di nuovo in fiamme e una coltre di fumo plumbeo e denso è arrivata fino alla città di Brega. La compagnia libica Noc ha fatto una prima stima dei danni: 800 milioni di dollari. Nel ginepraio libico, in questi giorni particolarmente rovente, c’è persino chi ( il figlio di un generale di Haftar dal Cairo) accusa l’Italia di essere insieme a Qatar e Turchia, uno dei paesi che, per interessi politici e economici, sta appiccando l’incendio e destabilizzando ulteriormente il Paese affinché nulla cambi. DUE GRANDI SERBATOI per...