Europa
In fondo al mare, nel cimitero dell’Europa
Immigrazione Al largo delle coste libiche si ribalta un motopeschereccio carico di migranti davanti a una nave irlandese che stava portando i primi soccorsi. Ripescati 25 cadaveri, salvate circa 400 persone. Ma il bilancio potrebbe essere più tragico: secondo i superstiti a bordo di quel barcone c'erano 700 esseri umani. L'Europa resta a guardare
Immigrazione Al largo delle coste libiche si ribalta un motopeschereccio carico di migranti davanti a una nave irlandese che stava portando i primi soccorsi. Ripescati 25 cadaveri, salvate circa 400 persone. Ma il bilancio potrebbe essere più tragico: secondo i superstiti a bordo di quel barcone c'erano 700 esseri umani. L'Europa resta a guardare
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 6 agosto 2015
Luca FazioMILANO
Due giorni fa, la fredda conta delle persone scomparse nel mar Mediterraneo in questi primi sette mesi del 2015 (almeno 2.000 morti) ha costretto i media di mezza Europa a registrare l’oscenità con qualche sussulto di doverosa indignazione. Chiacchiere. Ma la statistica fornita dall’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim) è già stata superata dalla realtà perché nel giro di poche ore alla cifra tonda si sono aggiunti almeno altri 25 cadaveri. Aggiorniamoci: siamo a 2.025 morti. Almeno, perché i cadaveri ancora una volta potrebbero essere centinaia. Il titolo è sempre lo stesso: ennesima tragedia nel Mediterraneo. Non si sa più...