Internazionale

In Iran vietato commemorare le vittime della repressione

In Iran vietato commemorare le vittime della repressioneTeheran, un blocco stradale improvvisato dai dimostranti durante le proteste di metà novembre – Ap

La stretta degli ayatollah Per arginare i raduni funebri il regime oscura internet e manda i militari delle strade. Il dato di 1500 persone uccise durante le proteste forse diffuso per terrorizzare i manifestanti

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 27 dicembre 2019
Come al tempo della Rivoluzione del 1979, anche di questi tempi gli iraniani utilizzano le ricorrenze religiose per riunirsi e protestare contro il regime. Quaranta giorni dopo la morte di un congiunto, lo ricordano ritrovandosi con parenti e amici. È quello che avrebbero voluto fare i genitori di Pouya Bakhtiari, il ragazzo ucciso con un colpo di pistola alla testa nella località di Karaj, a ovest di Teheran, nelle dimostrazioni di metà novembre: i genitori avrebbero voluto commemorarne la scomparsa e, al tempo stesso, esprimere dissenso. È per evitare che l’incontro sfociasse in protesta, ma anche per punirli per aver...

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