Politica

“In Italia giudici troppo vicini alla politica”

“In Italia giudici troppo vicini alla politica”La sede del Consiglio d'Europa a Strasburgo

Il rapporto Il Gruppo anticorruzione del Consiglio d'Europa (Greco) rinnova le sue critiche all'Italia. Ma questa volta oltre al parlamento, per la mancanza di una legge sul conflitto di interessi, nel mirino finiscono i magistrati

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 20 gennaio 2017
Il Gruppo anticorruzione del Consiglio d’Europa boccia ancora una volta l’Italia. Ma il quarto ciclo di valutazioni, dedicato stavolta alle misure di prevenzione della corruzione, riserva una sorpresa. Perché nel mirino dell’organizzazione che riunisce 47 stati (ci sono anche Russia, Israele, Turchia e Azerbaigian) finiscono non solo i partiti e il parlamento, ma anche gli stessi magistrati. Il Greco (all’interno del quale l’Italia è rappresentata da due magistrati, il direttore generale della giustizia penale del ministero, Raffaele Piccirillo, e il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone) riconosce alcuni passi avanti del nostro paese. Come proprio l’istituzione dell’Anac di Cantone, oltre a...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi