Internazionale
In Libia il business della disperazione
L'altra sponda Lo scontro tra i «governi» di Tripoli e Tobruk. Migranti tra due fuochi. Dagli scheletri nel deserto del Fezzan alle prigioni per migranti: la dura legge delle milizie
«Trafficante» libico con la sua «merce» – Reuters
L'altra sponda Lo scontro tra i «governi» di Tripoli e Tobruk. Migranti tra due fuochi. Dagli scheletri nel deserto del Fezzan alle prigioni per migranti: la dura legge delle milizie
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 12 febbraio 2015
I quattro gommoni che hanno provocato una delle più gravi stragi di migranti degli ultimi anni nel Mediterraneo partivano dalle coste libiche. «Non volevamo partire per il maltempo, ma i contrabbandieri ci hanno costretto minacciandoci con le armi in loro possesso», ha raccontato uno dei sopravvissuti. «Abbiamo trascorso gli ultimi giorni prima della traversata in un magazzino di Tripoli e lo scorso sabato ci hanno ammassati sulla spiaggia da dove ci siamo imbarcati», ha proseguito il giovane che ha confermato che alcuni di loro avrebbero pagato fino a 600 euro per la traversata. Nella totale assenza dello Stato, per le...