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In Libia la feluca per mettere l’elmetto
Italia/Libia Il «governo unitario» che la diplomazia auspica serve solo a chiedere l’intervento armato. E ieri per la prima volta il Consiglio supremo di difesa a Roma ha «valutato l’azione militare»
Italia/Libia Il «governo unitario» che la diplomazia auspica serve solo a chiedere l’intervento armato. E ieri per la prima volta il Consiglio supremo di difesa a Roma ha «valutato l’azione militare»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 26 febbraio 2016
L’ennesimo rinvio della votazione del parlamento di Tobruk sul governo di unità nazionale di Al Serraj, ed i recenti sviluppi sugli aspetti militari del dossier Libia confermano quel che già si immaginava per il futuro della Libia, ma chiamano ancor di più in causa la politica di casa nostra. C’è del già visto nel susseguirsi di notizie «ufficiali» ed «ufficiose» nel detto e nel non-detto che permea la comunicazione del governo di Matteo Renzi sulla Libia. Da una parte la versione «ufficiale» politicamente corretta, che mette in secondo piano l’uso della forza, la spada nascosta dalla feluca della diplomazia, quella...