Italia

«In Lombardia ha pesato il collasso della medicina del territorio»

«In Lombardia ha pesato il collasso della medicina del territorio»

Lettera di accuse di 5 ex-dirigenti dei dipartimenti di Prevenzione La catena di comando pensata per rispondere a un’epidemia è saltata, «sono mancate le più elementari modalità di gestione di una epidemia»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 29 aprile 2020
L’organizzazione della sanità lombarda, che in tempi ordinari la pone tra le migliori d’Europa, durante la pandemia si è trasformata nel suo punto debole. È il quadro che emerge dalla lettera aperta pubblicata da Giampiero Cassina, Bruno Pesenti, Amedeo Amadei, Susanna Cantoni e Eugenio Ariano, cinque ex-dirigenti dei Dipartimenti di prevenzione di Bergamo, Milano e Lodi. Tra le cause del mancato controllo del focolaio lombardo, scrivono i firmatari della lettera, c’è «il collasso della medicina del territorio», cioè la rete di ambulatori pubblici e medici di base che rappresenta il primo punto di accesso dei cittadini al sistema sanitario. Nelle...

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