Internazionale

In Mali un golpe tira l’altro

In Mali un golpe tira l’altroBamako, 21 agosto, militari maliani acclamati dalla folla dopo la destituzione del presidente Ibrahim Boubacar Keïta – Ap

Bamako La fine del regime di IBK in Africa occidentale, dopo il nuovo colpo di mano dei militari maliani, sancisce il flop delle strategie di gestione del conflitto attuate nel Sahel dalla comunità internazionale. E in particolare dalla Francia, cha vedeva in Keïta un argine politico all’ascesa dell’imam Dicko, figura carismatica e "di rottura" rispetto a una classe dirigente estranea ormai alle dinamiche reali del paese

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 25 agosto 2020
A poco più di otto anni di distanza dal golpe del marzo 2012, il Mali si trova a rivivere un nuovo colpo di stato, il quarto della sua storia. Come otto anni fa, la guarnigione militare di Kati, principale campo delle FAMa (Forces Armées Maliennes) alle porte della capitale Bamako, ha fatto da teatro all’ammutinamento di un gruppo di militari. Guidati da alti ufficiali dell’esercito, la mattina del 18 agosto i soldati si sono diretti verso la capitale, dove diversi politici di primo piano – in primis, i ministri delle Finanze e della Difesa e il presidente dell’Assemblea nazionale –...

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