Cultura

In nome del popolo

In nome del popoloStreet art a Buenos Aires

Ernesto Laclau La scomparsa del filosofo argentino. Autore di saggi tesi ad innovare il marxismo, si è confrontato con i temi proposti dai movimenti sociali, diventando uno dei maggiori e più lucidi studiosi del populismo contemporaneo

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 15 aprile 2014
C’era ancora il Muro di Berlino quando Ernesto Laclau, scomparso ieri a 78 anni a Siviglia per un infarto, iniziò a parlare di «post-marxismo». Nato nella temperie culturale del post-strutturalismo, questa nuova declinazione del marxismo entrò in risonanza con un panorama culturale dov’era esploso il neoliberismo della Thatcher e l’edonismo reaganiano. Laclau rigettò il ritornello melanconico della sinistra che celebrava la «morte delle ideologie», e nulla concesse ai liberisti che si applicavano alla «morte della società» in nome dell’individualismo assoluto. Argentino di nascita, cosmopolita per vocazione, Laclau ha vissuto a Londra dal 1969 dopo il golpe di Juan Carlos Onganìa...

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