Cultura
In nome del popolo del rancore, alle radici della sfida giustizialista
Scaffale «Per il tuo bene ti mozzerò la testa» di Luigi Manconi e Federica Graziani, per Einaudi Stile Libero. Dalla «tv giudicante» di Funari e Santoro, alla retorica della «tolleranza zero», via Travaglio
Un’opera di Bruce Nauman
Scaffale «Per il tuo bene ti mozzerò la testa» di Luigi Manconi e Federica Graziani, per Einaudi Stile Libero. Dalla «tv giudicante» di Funari e Santoro, alla retorica della «tolleranza zero», via Travaglio
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 16 ottobre 2020
Alla domanda «siete garantisti o giustizialisti?» nulla di più facile, in tempi come questi, che la risposta prenda una scorciatoia: «io sto con il popolo». Una trappola non solo dell’area grillina, leghista o perfino di certa sinistra: la questione è che se da un lato, ormai da quasi tre decenni, in Italia la lotta di classe è evaporata lasciando il posto all’invidia di classe, per altri versi, con uno slittamento che in parte è semantico e in parte è logico, le garanzie e lo Stato di diritto rischiano spesso l’etichetta di «lussi da élite», contrapposte ai bisogni «della gente comune,...