Internazionale
Alla Knesset un piano per cancellare la presenza dei beduini palestinesi dal Negev
Medio Oriente In discussione un progetto per la deportazione di settantamila abitanti. Cancellati dalle mappe di Israele, gli insediamenti e i villaggi sono considerati i simboli di una invasione da contrastare con la forza
Protesta palestinese a Beersheva. Sul cartello: «Includeteci nelle decisioni sul nostro futuro» – Reuters
Medio Oriente In discussione un progetto per la deportazione di settantamila abitanti. Cancellati dalle mappe di Israele, gli insediamenti e i villaggi sono considerati i simboli di una invasione da contrastare con la forza
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 16 luglio 2013
Il 24 giugno il «Piano Prawer per la sistemazione dei beduini palestinesi nel Negev» ha passato il suo primo scrutinio al parlamento israeliano. Se messo in atto, il piano costituirà il più grande atto di evacuazione forzata di palestinesi di Israele dagli anni Cinquanta, ed espellerà circa quarantamila beduini dalle loro attuali abitazioni. L’obiettivo fondamentale del piano è di giudaizzare il Negev israeliano. Per raggiungere quest’obiettivo, 70mila dei duecentomila beduini che attualmente vivono in villaggi che il governo israeliano ha classificato come «non riconosciuti» verranno spostati a forza. Va sottolineato che il governo israeliano proibisce già ai palestinesi del Negev...